IL METODO
In un recente passato la terapia degli acufeni comportava l’assunzione di farmaci, i numerosi effetti collaterali conseguenti alla loro assunzione, peraltro non sempre reversibili, si associavano ai risultati terapeutici deludenti.
Un notevole sforzo di ricerca, volto alla comprensione dei meccanismi coinvolti nella genesi degli acufeni, nello scenario della via acustica centrale, ha generato nuove soluzioni terapeutiche; valorizzando le ricadute della fisica quantistica in biologia.
Nel mondo microscopico del cervello le vecchie concezioni fisico-chimiche non forniscono il supporto alla comprensione dei fenomeni piu’ intimi in causa nella percezione acustica. Le caratteristiche duali del suono, sia onda che particella ( fonone semiparticella quantistica), sono state contestualizzate nella rete dei microtubuli cerebrali, quale network di computazione quantistica ( HAMEROFF, PENROSE).
Le immagini acustiche afferiscono normalmente ( PRIBRAM ), ma persistono patologicamente nella via acustica centrale nel caso degli acufeni.
Grazie alle relazioni tra elettromagnetismo e suono nella sua dimensione fononica, in presenza della forza di gravita’ (PENROSE), si determinano i meccanismi di coscienza sottesi alla percezione. La rottura della fisiologia delle successioni implicate puo’ essere corretta con l’apporto di opportune bio-informazioni.
Il suono, quale fonone, si presta a questa azione terapeutica, quando correttamente impiegato in frequenze specifiche e in precise successioni.
Il metodo che ne e’ conseguito, e’ il risultato di una ricerca ventennale. Si ribadisce la primigenitura del metodo” SONICO FREQUENZIALE” nel trattamento degli acufeni. Le frequenze soniche impiegate nello specifico ( nell’ambito dell’udibile, dunque senza effetti collaterali) sono dotate di una spiccata azione terapeutica, che si estende oltre l’acufene in se’; andando a trattare le conseguenze tediose, che frequentemente interessano la sfera dell’umore del sonno e la concentrazione. Gli schemi terapeutici sono fortemente personalizzati e si integrano con sinergismi di potenziamento con terapie naturali.