Impiego della terapia sonico frequenziale nel trattamento degli acufeni. Considerazioni sul meccanismo d’azione. Interpretazione biologica della Reattanza

Premessa
In un articolo precedente sono stati descritti i meccanismi che portano il suono ad esercitare nell’organismo umano modificazioni elettromagnetiche. Di particolare interesse si è mostrata l’osservazione della riduzione dei valori di Reattanza solo al seguito dell’impiego di particolari frequenze soniche , in particolari periodi e con precise successioni(1 ).
Nel contesto delle patologie otorinolaringoiatriche , l’acufene può ritenersi emblematico per le difficoltà che genera nell’essere contestualizzato e trattato efficacemente.
Il crinale di tutte le considerazioni , relative a questa patologia , si pone nell’ambito di una rinnovata neurofisiologia; sostenuta dalle evidenze della fisica quantistica confluite in biofisica . Nel microcosmo uomo i principi deterministici della fisica classica perdono la loro efficacia .Si apre uno scenario paradossale, per il senso comune, con nuovi canoni scientifici di orientamento. Il rinnovamento non riguarda esclusivamente la fisica teorica ma investe il settore della medicina clinica.

Date le premesse e constatando l’interesse di vari settori della scienza per i meccanismi in opera nel cervello , per la prima volta disponiamo di una grande mole di dati ,la cui analisi conduce ad affinare gli strumenti della pratica medica. Nel mondo medico tendono a prevalere “le vecchie consuetudini” nelle strategie terapeutiche ; il paziente spesso riceve una diagnosi con strumenti quantistici (RNM,PET..) e successivamente viene affidato agli antichi “ferri del mestiere”.
L’insuccesso della terapia farmacologica degli acufeni e’ un dato , e’ logico riconsiderare l’argomento a partire dalla rivalutazione dei meccanismi in opera e , conseguentemente , dell’approccio clinico.
I meccanismi della biochimica , infatti difettano nel descrivere alcuni aspetti della dinamica degli eventi sottesi; prima di arrivare al dove e come le molecole interagiscono, è doveroso parlare del perché e quando (ovvero con quale successione ) le molecole si incontrano .Tutto ciò richiede una concezione di campo dove gli atomi e le molecole si manifestano sopratutto come realtà frequenziali .
Il ruolo dell’acqua e delle flussioni elettroniche sono da ritenersi prioritari ,nel delineare le dinamiche del contesto. Le ricerche di alcuni fisici italiani(2) e del prof Montagner hanno chiarito anche sperimentalmente i fatti biologici , in particolare il ruolo dell’acqua e della dimensione frequenziale della materia vivente .I fenomeni di risonanza che sottendono ai modi di trasferimento delle informazioni biologiche e le successioni biochimiche implicate sono stati descritti(3) ,coinvolgendo anche le funzioni del DNA (4 ).
Cito il prof. Montagner quale esecutore dell’esperimento più compiuto . In un ambito più vasto di osservazioni( 5 ) si è potuto constatare che il DNA in ambiente acquoso determina emissioni biofotoniche(6), cui seguono ologrammi del campo elettromagnetico che determinano azioni materiali mediante il campo acustico correlato. Sono in gioco basse energie. Parole chiave come elettrone, biofotone , bosone sono entrate nella consuetudine , a queste va’ associato il termine fonone definibile come una semiparticella quantistica.
Il ruolo del fonone nel trasferimento delle bio-informazioni può essere considerato biunivoco : verso e dal campo elettromagnetico .
Tornando all’orecchio ,è stato dimostrato che non è il solo responsabile della sintomatologia dell’acufene ; anzi ,come conseguenza del noto meccanismo della deafferentazione , il SNC si pone come target terapeutico prioritario.
L’orecchio , che può essere considerato un trasduttore , recita il ruolo di promotore nel lanciare la relazione acustico elettromagnetica , tuttavia è doveroso descrivere quanto accade in ambito neurofisiologico.
Come ultimo inciso va detto che è saggio riconsiderare tutto il pensiero filosofico- medico antico: l’orecchio svolge il suo compito di rapportare un macrocosmo ad un microcosmo in un ambiente acquoso . La spirale della chiocciola si pone nella forma più opportuna alla finalità.
Le sue forme così belle e funzionali sottendono alla “ Regola Aurea” con precisi rapporti matematici.
Una volta trasmutati nell’orecchio ,i fenomeni frequenziali ( suoni e gravità) decorrono nella via acustico- vestibolare come descritto da Shrodinger e in seguito da Bohm.
La gravità è sempre posta in causa non solo a livello vestibolare ma anche cocleare ; già Howking afferma il suo ruolo prioritario nel determinare il “contesto” (7 ), più specificamente nei meccanismi di percezione a livello corticale , secondo il fisico quantistico Pennrose , la gravità mantiene la sua influenza (8).
Il filo conduttore in un ambito epistemologico delinea l’orecchio che , non a caso , ma in uno sforzo filogenetico , inserisce una scala a chiocciola ( 9) in un cronotropo (labirinto) il tutto in un ambiente acquoso ; così facendo accompagna i fenomeni fisici del macrocosmo ,soggetti al determinismo, nella dimensione quantistica del microcosmo.

Verso una nuova neurofisiologia . Ridefinizione di acufene .
Non rientra nelle finalità di questa relazione dissertare in modo dettagliato sulle premesse quantistiche di una rinnovata neurofisiologia , pertanto si focalizzeranno i maggiori passaggi.
Grazie agli studi effettuati da Pribram K. si è compreso il ruolo delle immagini olografiche (definite olonomiche ) nella mente(10) ; successivamente Hameroff Stuart ha focalizzato il ruolo dei microtubuli nella neurofisiologia(11). Il tutto sostenuto dal rigore scientifico della fisica di Penrose R.(12 ).
In uno sforzo di sintesi è possibile affermare che i microtubuli , che supportano l’ameba nella sua vita di relazione unicellulare ,sono sede di fenomeni di computazione quantistica.

La mente umana può essere concepita come un superconduttore, consentendo alla temperatura di 37 gradi Centigradi, quanto prospettato dalla teoria BCS(13). Nel contesto biologico il dato strutturale del reticolo di riferimento e’ svolto dai microtubuli.
Contrariamente alla neurofisiologia classica ,il nuovo approccio prospettato da Hameroff-Pennrose considerano i microtubuli l’elemento fondamentale per la trasmissione dei segnali nervosi :tali strutture funzionerebbero come elementi di computazione quantistica(14) .
La rete dei microtubuli consentirebbe la trasmissione di forze elettromagnetiche fluttuanti , mantenendo la rete neuronale in equilibrio dinamico ,ovvero in fase; si creano disposizioni biologiche in coerenza ed in decoerenza quantistica ,la possibilità di lettura dell’informazione si basa su concetto del crollo della funzione d’onda.
Nel caso dell’acufene, la aberrazione di tale funzione con persistenza del segnale determina l’immagine acustica patologica con tutte le sue caratteristiche di intensità e frequenza .
Presupposti teorici della sonoterapia frequenziale (TSF)

Nel testo di Frank Kappra il” TAO della fisica”(15) si pongono in evidenza le analogie tra il pensiero Taoistico e gli aspetti fondamentali della fisica quantistica ; tuttavia il primo riscontro delle profonde consonanze tra culture di mondi così distanti è documentata in un carteggio tra il filosofo matematico Liebnitz ed il gesuita Padre Joachim Bouvet .Questi chiedeva spiegazioni sul significato degli esagrammi e dopo una attenta analisi Liebnitz riconosceva in quei simboli il linguaggio logico matematico “binario”( De Progressione Dyadica,1679;18).
Due forme pensiero così distanti possiedono elementi logici in comune.
Per queste ed altre costatazioni ,è parso naturale impiegare opportune frequenze soniche del contesto clinico nel palinsesto diagnostico- terapeutico della Medicina Tradizionale Cinese(MTC).
Come ulteriore elemento di premessa , va detto che i meridiani descritti in agopuntura,peraltro dotati di punti ad azione terapeutica, sono delineati nel campo di forze energetico a cui e’ assimilato l’organismo umano.Tali tragitti energetici sono stati considerati in chiave scientifica come guide d’onda(16 ), capaci di interagire con i suoni per mezzo meccanismo della risonanza . Va ribadito che l’avvenuta risonanza tra precise frequenze soniche ed il loro target biologico ,determina in vivo alle valutazioni di un bioimpedenzometro un calo della reattanza (1) . Per giustificare tale dato bisogna ammettere , in accordo alla teoria BCS , che si formi una coppia di Cooper (costituita di 2 elettroni), consentendo una riduzione dello scattering elettronico. In questo processo 2 fermioni si trasformano in un bosone ,particella protagonista della forza nucleare debole ,peraltro dotata di maggiore energia(1) secondo i dettami della fisica quantistica. In definitiva si accresce , a seguito di questa trasformazione , il livello di coerenza quantistica .
E’ stupefacente che reazioni del genere avvengano nell’organismo umano , ovvero che elettroni e bosoni manifestino la loro natura comune ,come prospettato dalla QED(17) , branca della fisica quantistica che ha unificato elettromagnetismo e forza nucleare debole. Queste trasformazioni ,sollecitatabili in vivo da precise correzioni soniche , rappresentano una autentica Alchimia del corpo con tutte le valenze possibili, anche in sede terapeutica .
Naturalmente il suono estende la sua azione direttamente ai tessuti organici fino a livello cellulare . In questa dimensione , la Cimatica ci guida efficacemente nella comprensione di tutti i fenomeni biochimici , che sono posti nella loro corretta successione grazie alla azione del campo elettromagnetico .
In sintesi il suono informa il campo elettromagnetico , il quale può orchestrare le dinamiche biochimiche .
Alla luce di queste acquisizioni ,l’uomo di Vitruvio è una sintesi di 3 porzioni funzionali : biochimica , elettromagnetica e sonica (18).

Nel contesto del cervello , la fenomenologia sottesa alla flussione degli stimoli sensoriali afferenti segue l’ andamento della funzione d’onda di Shrodinger . Partendo da questo solido presupposto Penrose si addentra ulteriormente nell’intimo dei meccanismi della coscienza , descrivendo un valore soglia per la massa dei microtubuli in fase di sovrapposizione quantistica , sotto l’azione della componente gravitazionale . Lo stesso Autore parla di ” riduzioni obiettive “ con riferimento ai meccanismi della coscienza ;differenziando quanto accade nel cervello rispetto al classico collasso della funzione d’onda che avviene in un sistema quantistico, quando interagisce con l’ambiente ( in modalità di decoerenza) o quando viene misurato(19).
E’ mirabile osservare come la natura dipana forma e funzione ,ponendo in rapporti armonici le dimensioni quantiche di elettroni , fononi e gravitoni ; dalla periferia dove il recettore si rapporta a suono ed accelerazione di gravità fino alla corteccia cerebrale dove fononi ed elettroni interagiscono nel collante gravitazione.
La disfunzione dei meccanismi accennati determina una persistenza dell’immagine acustica patologica , che definiamo acufene .
Procedure per la scelta dei suoni da impiegare
La terapia sonica frequenziale vanta un analogo in ambito laser . Il dott. Montalenti con l’ausilio di un laser He-Ne ( con potenze da 5 a 7 mV) ha stimolato i punti descritti dalla MTC , riuscendo a descrivere il modello dei meridiani nel suo aspetto dynamico. La metodologia Montalentiana riguarda sia il meridiano da usare in una determinata stagione in quel paziente per età sesso e patologia , sia le corrispondenza tra gli alimenti e le correzioni indotte dal laser(20).
I targets sonici forniti dal precedente metodo tramite le correzioni, sono stati colpiti in risonanza con opportune frequenze soniche ottenendo nei casi utili l’abbassamento dei valori assoluti di Reattanza( mediamente superiori a 5 ohm) .Ciò ha consentito di individuare le frequenze soniche più efficac i .
Sia con l’uso del laser sia con l’uso delle frequenze soniche il conseguimento di uno stimolo efficace , definito correzione, veniva manifestato con una sensazione di freddo percepito dal paziente : un chiaro esempio del” laser cooling”. Tale fenomeno avviene anche in vivo : un delta di energia termica viene scambiato a seguito di uno stimolo utile , a seguito del quale il sistema cambia lo stato quantico .
Ulteriori studi in ambito kinesiologico , rivalutati e delineati nell’uso clinico dal dott. Dujani R.(21), hanno offerto l’opportunità di ottenere le corrispondenze tra porzioni del SNC e il sistema dei canali d’onda. Tutte queste premesse hanno consentito di ottenere una procedura di consecuzioni soniche , definibile come una play list di somministrazione.
Si è visto che una dieta opportuna , lo stato di idratazione , nonché la posizione clinostatica sono fattori di enhancement della terapia sonica frequenziale.
In corso d’uso si sono estesi i bersagli (targets sonici) ,avendo a disposizione frequenze soniche in risonanza verso le strutture implicate, mi riferisco al sistema amigdalo- limbico ,al tronco encefalo,alla corteccia cerebrale, alla pineale, al rachide, al cranio .
Questo modo di somministrare la terapia è risultato meno efficace ,ovvero il modello cimatico () è meno produttivo in chiave terapeutica del modello quantistico ; fatta eccezione nel caso del trattamento di acufeni estra -cocleari mettendo direttamente in risonanza le strutture implicate, ed per i disturbi del sonno trattando la Pineale .Di fatto questo organo neuroendocrino, negletto, presenta una possibile reazione piezoelettrica allo stimolo sonico ,rientrando nel modello di risposta quantistica. Sono in gioco gli stessi meccanismi piezoelettrici ,propri dell’orecchio con frequenze di stimolo e azioni fisiologiche diversificate, come contemplato nella PNEI(22).
Risposta alla terapia
Il molteplice fenomenologico della casistica è stato sottoposto ai criteri di uno studio osservazionale.
La terapia sonica frequenziale mira a 2 correzioni: una” generale” ed una” particolare”; con la premessa di una corretta alimentazione , idratazione e regole di vita .
La correzione generale determina una azione sistemica che in ogni caso deve essere sostenuta da correzioni particolari, opportune al caso , determinate dalla tipologia dell’acufene con le sue modalita’ intrinseche e la presenza di comorbosità.
Nei casi rispondenti alla terapia si è notata una risposta difasica .
Una prima fase di reazione di circa 3 mesi determina , nei pazienti rispondenti, un aggravamento dei sintomi presenti nei termini di intensità o la reinsorgenza di vecchi sintomi correlati ( per un periodo mai superiore alle 3 settimane) . Sempre nel corso della prima fase, possono aversi già miglioramenti nella capacità di sopportazione psico-emotiva dell’acufene ,nella qualità del sonno , nella capacità di concentrazione .In ogni caso un aggravamento temporaneo è il preludio di una buona reazione alla terapia sonico frequenziale .
Nei mesi successivi al terzo si osserva una riduzione della intensità del sintomo acufene ed un allontanamento nella percezione del medesimo ; ciò non stupisce in quanto è risaputo che la immagine olonomica non può essere dimezzata ma solo sfocalizzata .Tale seconda fase può avere la durata fino a 9 mesi , di fatto corrisponde alla durata media per le costruzioni della plasticità neuronale.
La terapia ,con le frequenza in uso, ha mostrato i suoi limiti con l’avanzare dell’età ,con la presenza di lesioni organiche importanti del SNC o le comorbosità sottese a patologie croniche ; tale dato è comune a tutte le medicine energetiche , in particolare l’Omeopatia e la MTC,tra le più note studiate ,in quanto riconosciute dalla OMS.
A breve verrà pubblicata una statistica dei casi trattati . L’esperienza acquisita nel trattamento dei pazienti più refrattari alla metodologia sonica frequenziale , in quanto caratterizzati da lesioni organiche a carico del SNC , nelle sue componenti vascolari metaboliche o cellulari , ha creato i presupposti di una ricerca di nuove frequenze su nuovi bersagli energetici. Si ritiene che nel caso di pazienti affetti da patologie organiche croniche , lo scenario energetico ,ovvero i canali d’onda si ricostituiscono con nuove configurazioni ,secondo le puntuali osservazioni del dott. Voll R.(23) . Questi canali d’onda neoformati ,sono sempre caratterizzati da una riduzione della resistenza elettrica in successione lineare nel contesto della cute ,peraltro non sono presenti nei soggetti sani .
Si è ritenuto corretto rapportarsi mediante la consueta tecnica della “ biorisonanza dei sistemi acustici”(1) a tali meridiani neoformati in particolare con il meridiano della degenerazione connettivale , vascolare e del sistema nervoso secondo Voll.
In ultima analisi un approccio energetico alle patologie , come la terapia sonico frequenziale o la laser terapia ,può avvalersi delle esperienze cliniche passate poste in chiarezza secondo i dettami di una rinnovata biofisica su base quantistica .
In questa luce il dato biofisico della Reattanza ,quale guida diagnostica e terapeutica , rappresenta un elemento emblematico di raccordo tra le esigenza cliniche e le conoscenze della biofisica quantistica .

Bibliografia
1)Spaggiari P. , Rossi P., Pisano G. Biorisonanza dei sistemi acustici. Riv. Microscopio n.24 –Aprile 2012 pp 10-12
2)Prof . Del Giudice E. ; prof. Preparata G.
3)Del Giudice N. e Del Giudice E. Omeopatia e bioenergetica .Ed Cortina internazionale. Verona. Cap 6 La fisica quantistica e l’essere vivente.
4)Teodorani M., Entanglement . Macro edizioni.cap 2.1 Un computer chiamato DNA
5)Gariaev ,P.P. et al (2006), The spectroscopy of biofotons in non local genetic regulation. Emergent Mind,org : http//www.emergent.org/gariaevI3.htm
6)Popp,F.A.,” About the coherence of biofotons”. International institute of Biophysics : http://www.lifescientists.de/ibozohe_1.htm
7)Hawkings,S.W. e Penrose R., The nature of space and time , Princeton University Press, Princeton,New Jersey 1996 ( Trad. Italiana , La natura dello spazio tempo ,Bur , Milano 2002)
8)Penrose , R. (1998), Quantum Computation ,Entanglement and state reduction. Phil. Trans. R.Soc. Lond.A.
9)Teodorani M. , La mente creatrice ,Macro ed., cap 1.3 : La scala a chiocciola che porta dal pensiero alla materia.
10)Pribram K. , I linguaggi del cervello . Ed Feltrinelli, 1971
11) Hameroff S.R., Ultimate computing . Biomolecular consciousness and nano technology, North Holland. Amsterdal 1987
12)Hameroff S.R. e Penrose R., Conscious events orchestrated space-time selections.Journal of consciousness study,3,1996 pp 33-36
13)teoria BCS ,dale iniziali dei creatori : Bardeen , Cooper , Schrieffer .1957
14) Teodorani M. , Entanglement , ed Macro , cap 2.2.,I microtubuli e l’entanglement cerebrale.
15) Capra F., (1999) Il tao della fisica . ed Adalphi
16)Lagrange B., Essai de mise en evidence de propiètes magnethique des points d’acopuncture .Revue Fr. De Med. Chin. Trad.1992 ,105)
17)Green B., L’Universo elegante ,ed . Einaudi ,cap 5 : la teoria quantistica dei campi, pp 104-106
18)Del Giudice N. e Del Giudice M. , Omeopatia ,l’acqua che cura , cap 4 . Modello uomo .p 46
19)Teodorani M. ,Entanglement . L’intreccio del mondo quantistico : dalle particelle alla coscienza . Macro ed., cap 2.3. La magia del mondo Platonico e la nascita della coscienza
20)Montalenti G., Scelta dei punti SHU di agopuntura da stimolare , secondo il odello medico del Nei Ching. Basi per una endofarmacologia . Manoscritto non pubblicato.
22)Lissoni P.,Principi di psicoendocrinoimmunologia clinica. Ed Natur
23)Dr Voll R. , Fondatore dell’omonimo metodo di elettroagopuntura.

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